Tutti quanti abbiamo vissuto l’esperienza di una giornata storta nel corso della nostra esistenza, in cui siamo più tristi, più irritabili del solito, dove “ci sentiamo un po’ depressi”. Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo d’umore passeggero.

La depressione clinica invece presenta molti altri sintomi e si prolunga nel tempo. Chi ne soffre ha un umore depresso per tutta la giornata per più giorni di seguito e non riesce a provare interesse e piacere nelle attività che prima lo interessavano e lo facevano stare bene. Si sente sempre giù, a volte irritabile, stanco, ha pensieri negativi, e spesso percepisce la vita come dolorosa e senza senso.
In base ai dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi 350 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione, e una persona su 20 riporta di aver avuto in passato almeno un episodio depressivo. La percentuale di individui che soffre di depressione è aumentata negli ultimi anni, le ragioni di ciò sono sicuramente complesse, non possiamo dare la causa ad un unico fattore.

L’episodio depressivo costituisce una delle esperienze peggiori che si possono avere nella vita. Ci si sente senza speranza, senza poteri né risorse, completamente impotenti difronte alla vita e alle persone. Mancano le energie per fare qualsiasi attività, fisica e mentale, nulla sembra più avere interesse o suscitare entusiasmo.

Sebbene sia possibile curarla e superarla, il modo migliore per sconfiggere la depressione è prenderla di petto nel momento del suo esordio; quindi il modo migliore per affrontarla è riconoscerla.

Ma come facciamo a capire se si sta sviluppando una depressione?
I sintomi iniziali possono variare da individuo a individuo, ma sono accomunati da un “impoverimento” che colpisce diversi aspetti della vita del soggetto.
Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • disturbi fisici sia a carico dell’apparato digerente, in particolare diarrea o stipsi insorgenza di insonnia e marcato disagio nelle ore serali con difficoltà di addormentamento (possibile presenza di insonnia ) sia dolori localizzati (come mal di testa, mal di schiena, dolori addominali) che faticano ad andare via;
  • Cambiamenti dell’appetito: perdita dell’appetito o, al contrario, a un aumento smisurato del bisogno di cibo.
  • Disturbi cognitivi, in particolare deficit di memoria, attenzione e concentrazione.
  • Ritiro sociale: è un sintomo tipico. La depressione in genere porta a ritirarsi dalla vita sociale, dal momento che la persona non trova la motivazione e il piacere di stare con gli altri. L’isolamento sociale, tuttavia, non fa altro che alimentare il problema. Sappiamo infatti che il supporto sociale è un potente tampone contro il disagio psicologico e i problemi emotivi. Il consiglio è quello di fare il possibile per evitare l’isolamento dagli altri.
  • Perdita di interesse per le attività che in precedenza si vivevano come gratificanti, dal lavoro agli hobby e a tutte quelle cose che si consideravano divertenti.
  • Perdita di interesse per la propria persona, che non è più oggetto di cure e attenzioni arrivando gradualmente ad apparire trasandata o sciatta (in particolare se il soggetto in precedenza teneva ad apparire esteticamente ben curato e/o vestito).
  • Perdita di progettualità, con tendenza al pessimismo e percezione di un senso di inutilità di ogni sforzo o impegno.
  • Tristezza inspiegabile: si prova tristezza in assenza di un fattore scatenante che ci appare più ingestibile e “autonoma” e ci accompagna durante le giornate senza un evidente motivo. L’intensità e la durata sono altri due elementi che distinguono una normale tristezza da un episodio depressivo.
  • Fallimento o vuoto: a differenza della tristezza, la depressione si accompagna a vissuti di fallimento o a un profondo senso di vuoto.

La presenza di uno o più di questi cambiamenti che portano all’impoverimento della vita della persona può preludere alla comparsa di ulteriori cambiamenti negativi e portare quindi allo sviluppo di una vera e propria depressione, che implica la presenza massiccia e continuativa degli aspetti sopra elencati, con compromissione delle attività quotidiane, ritiro in se stesso del paziente e a volte anche perdita del lavoro e dei contatti con il mondo.
La prevenzione e il trattamento tempestivo rappresentano quindi l’arma più efficace contro la depressione.

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Dott.ssa Elisa Santarelli