Qualche esempio di distorsione cognitiva.

Molte volte quando una persona prova un’emozione spiacevole, come per esempio la tristezza, questa potrebbe essere preceduta da alcuni pensieri poco obiettivi; potrebbero infatti contenere alcuni errori chiamati “distorsioni cognitive”, distorsioni nel nostro modo di pensare che ci fanno vedere le cose e le situazioni “tutte nere”.

Ecco alcuni esempi di distorsioni cognitive tipiche di una persona che prova tristezza rabbia o depressione:

  1. Pensiero tutto o nulla
    In questa situazione rientrano tutte quelle persone che ragionano in due modi contrapposti in due categorie, invece che in un continuum. Gli eventi vengono visti come bianchi o neri, buoni o cattivi. Ci possiamo sentire perfetti o completamente imperfetti. Esempio: “O farò tutto in maniera precisa, o sarà tempo sprecato”, “O guarisco subito, o starò male a vita”.
  2. Pensiero catastrofico
    È un modo di predire il futuro in maniera negativa senza considerare altri possibili esiti o sviluppi delle situazioni stesse. Ci si aspetta in continuazione che avvenga un disastro e per questo motivo siamo sempre in allerta, pensando che da un momento all’altro arrivi una temuta tragedia. Esempio: “Ho mal di pancia, sicuramente avrò qualcosa di grave”, “Non ne uscirò più!!”.
  3. Filtro mentale
    Utilizziamo filtri mentali quando cogliamo un solo dettaglio negativo della realtà e ci soffermiamo su quello, così che la nostra visione diventa buia, come se ” vedessimo tutto nero”. Esempio: “Ho fatto molte attività piacevoli ma non sono riuscita a finirne una, non valgo nulla”, “Ho fatto un pessimo lavoro”(divento triste anche se ho un solo voto basso nella mia valutazione, Tutti gli altri sono alti).
  4. Ragionamento emotivo
    Pensiamo che qualcosa sia vera solo per il fatto che ” sentiamo” (in realtà crediamo) fortemente che sia così, ignorando tutto ciò che prova il contrario. Esempio: “Sento che le cose non cambieranno”, “Sento che non ce la farà fare tutto”.
  5. Personalizzazione
    Crediamo che gli altri si comportino in maniera negativa a causa nostra senza prendere in considerazione spiegazioni più plausibili per il loro comportamento. Esempio: “Se non mi hanno assolto è perché non valgo abbastanza”, “Si è arrabbiato per colpa mia”.
  6. Lettura del pensiero
    Crediamo di sapere quello che gli altri pensano e provano, o il motivo per cui agiscono in un certo modo evitando di considerare, più probabili, possibilità. In particolare diventiamo abili a prevedere quello che una persona pensa di noi (palla di vetro). Esempio: “Anche se mi sorride, so che non le piaccio”, “So che non mi considera capace, anche se non me lo dice”​​
  7. Ipergeneralizzazione
    Tendiamo ad arrivare a conclusioni di carattere generale in maniera affrettata allontanandoci dalla situazione concreta usando avverbi come “sempre” o “mai”. Esempio: “Mi tratta sempre male “, “Dormo sempre male”.

È molto importante identificare questi comportamenti in quanto ci impediscono di trovare soluzioni adeguate ai problemi e nello stesso tempo li acuiscono. Conoscere e riconoscere le proprie distorsioni cognitive, è fondamentale e costituisce il primo passo per superare le preoccupazioni che quotidianamente si affacciano nella nostra vita.

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Dott.ssa Elisa Santarelli